A cura di Elena Beltrametti

Perfetta per questo periodo per aiutare in caso di vari disturbi. Questa miscela di erbe viene chiamata aceto antibiotico o aceto dei quattro ladri (potete trovare tutta la storia della sua nascita nel 1630 in Google inserendo la frase: aceto dei quattro ladroni).

Naturalmente ci sono tante varianti della ricetta ma voi fedeli lettori oramai mi conoscete e sapete che scrivo solo quello che ho sperimentato personalmente. La ricetta che vi propongo qui sotto l’ho appresa dopo aver partecipato a una serata: un corso fantastico, eravamo una cinquantina di persone interessate alle erbe e l’oratore era il signor Ermanno Valli, appassionato di erbe e amante delle persone, conosciuto e amato in tutto il Ticino. Scrisse un bel libro intitolato Le mie erbe, purtroppo non più reperibile.
Uso questo rimedio da 50 anni e sempre rimango stupita dal suo effetto benefico. Provate ad usare l’aceto antibiotico sulle punture di api o zanzare, dovrete inzuppare un batuffolo di ovatta con questo aceto e cambiarlo di frequente, il risultato sarĂ  che per la puntura di ape il dolore sparirĂ  entro 5 minuti così come il solletico fastidioso che arriva dopo. Agite in questo modo anche per le punture di zanzara. Grande aiuto durante l’influenza, in questo caso versate in un po’ di acqua un cucchiaino da tè di aceto antibiotico e bevetelo tre volte al giorno prima dei pasti. Avrete sollievo, in caso di febbre, se inzuppate di aceto antibiotico un panno e lo posizionate sulla fronte e uno in giro alle caviglie. Grande aiuto contro l’influenza è il pediluvio dove in un catino verserete dell’acqua tiepida a sufficienza per coprire i vostri piedi fino alle caviglie e unirete un bicchiere di aceto antibiotico, lasciate i piedi in immersione 15 minuti tre volte al giorno. Potete usare la soluzione per due o tre giorni di seguito coprendo il catino con uno straccio, la scalderete leggermente al prossimo uso. Per prevenzione durante un periodo virale bagnate frequentemente i polsi e le tempie. Anche le ferite guariranno prima. Rapidissimo se non avete digerito, la dose sarĂ  sempre la stessa e cioè un cucchiaino da tè di aceto antibiotico in un po’ di acqua. Per prevenzione se ci sono persone vicino a voi con l’influenza potete condire la vostra insalata con un cucchiaino da tè di questo aceto. Ogni erba messa in ammollo porta nell’aceto le sue proprietĂ  ed è per questo che risulta così efficace senza calcolare che l’aceto crudo che userete porta giĂ  il suo bagaglio benefico.

 

→ Tutte le erbe necessarie alla preparazione

In pratica: ingredienti (Il cucchiaio usato è quello da minestra)
  • Un litro di aceto di mele crudo (non pastorizzato) per ogni C da minestra di erbe;
  • un cucchiaio di foglie di salvia triturate;
  • un cucchiaio di timo o serpillo selvatico tritato; 
  • spicchio d’aglio schiacciato (opzionale);
  • un cucchiaio di foglie di rosmarino tritate; 
  • un cucchiaio di foglie e fiori di lavanda tritati;
  • un cucchiaio di ramoscelli e bacche di ginepro tritate; 
  • un cucchiaio di foglie di alloro tritate;
  • un cucchiaio di lichene islandico triturato; 
  • un cucchiaio di stecca di cannella schiacciata; 
  • un cucchiaio di foglie di noce tritate; 
  • un cucchiaio di chiodi di garofano schiacciati.
Procedimento

Preparate 11 ciotoline. Tritate tutte le erbe fresche e secche separatamente. Potete tritarle in un mixer per tritare il prezzemolo o quello per tritare i semi. Il cucchiaio della minestra che userete come misura sarà raso, o poco più, di erbe. Ogni erba tritata versatela nella ciotolina. Quando avrete finito di tritare sarà facile avere le dosi giuste. Versate l’aceto nel vaso e aggiungete le erbe. Lasciate riposare per 7 giorni e filtrate. Avrete sicuramente erbe in esubero, coinvolgete i vostri amici, ve ne saranno riconoscenti! L’aceto antibiotico si conserva fino a due anni ma anche molto di più essendo l’aceto e le erbe ricchi di probiotici.




I libri di Elena Beltrametti sono disponibili online sul sito internet di Fontana Edizioni: www.fontanaedizioni.ch

 

L’autrice scrive anche sulla rivista “Terra Ticinese”: www.terraticinese.ch

 

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