a cura di Stefania Rossi

Nel viaggio dell’Anima attraverso il mondo fisico appare inevitabile l’esperienza del dolore, del buio, della cosiddetta interferenza, che Bach indica quale evento necessario per la crescita e il rafforzamento della volontà circa le scelte di vita. Nell’imprescindibile sperimentazione di se stessi nel momento della prova, è possibile scoprire le risorse di cui si dispone le quali non si manifestano se non in situazioni che le richiedano; dunque, nella difficoltà a qualsiasi livello è possibile riconoscere finalmente qualcosa che è proprio dell’essenza spirituale, qualcosa che conduce ancora e sempre più profondamente al “Conosci te stesso”. La sofferenza fisica e/o interiore rappresenta quindi una tappa sin troppo importante e decisiva per compiere salti di qualità e aprirsi a universi interiori altrimenti non accessibili e come tale andrebbe rispettata, riconosciuta, integrata e utilizzata al meglio. In generale si tende a evitare il dolore e seguire ciecamente il principio del piacere non comprendendo l’inevitabilità della sofferenza e non accettandone le conseguenze; questo atteggiamento si traduce in una evasività generalizzata verso molte possibilità di crescita e soprattutto in una tendenza a procrastinare e a non consentire a se stessi di affrontare il tema scottante del “prezzo” che sembra implicito per il fatto stesso di essere in questo mondo. Il dolore diventa quindi un mistero o un oggetto scomodo da cui liberarsi il più rapidamente possibile e alla fine, come appare evidente nell’approccio allopatico, si tratta questo evento come un sintomo da sopprimere in fretta. Ma c’è per tutti un momento in cui si deve attraversare la notte oscura e accettare l’appuntamento con il dolore della propria vita. Sebbene non sia facile accogliere un ospite così scomodo, tuttavia esso è un maestro di umiltà e costringe a vedere le proprie carenze animiche. È appunto grazie ad esso che finalmente è possibile purificare e riconfigurare la propria esistenza. Per questa esperienza che richiede consapevolezza e pazienza, il dr. Bach ha identificato un cospicuo gruppo di Fiori adatti a ridimensionare e trasformare il carico doloroso. (Tratto da I Fiori di Bach e il viaggio dell’Anima, di Stefania Rossi, Ed.Cleup)

Gruppo dei Fiori dello scoraggiamento e disperazione

Crab apple. Foto di Thomas B. da Pixabay 

 

CRAB APPLE – Bellissimo fiore bianco, dermopurificante, entrato a far parte della nota Rescue Cream preparata dal dr. Bach per favorire un riequilibrio cutaneo laddove sofferenze psichiche irrisolte si manifestano secondo i principi della Psicosomatica sul piano esteriore. Agisce energeticamente sul senso di contaminazione e di impurità a seguito di esperienze legate ad abusi sessuali oppure alla paura delle reazioni del proprio corpo.

ELM – Il fiore del riequilibrio energetico-vitale in coloro che si scoraggiano per l’incapacità di autoregolarsi negli eccessi di impegni. È un’essenza particolarmente indicata per coloro che sentono di avere nella vita una missione da svolgere ma non sono in grado di darsi dei limiti nelle attività quotidiane. Perciò si esauriscono e debbono imparare a gestire le energie vitali disponibili in relazione ai compiti prefissati.

 

Larch fiori. Foto di adege da Pixabay 

 

LARCH – Fiore fondamentale per ogni forma di sottostima che produce sconforto e depressione. L’insegnamento donato dall’essenza ricavata dai fiori del Larice ha a che vedere con la realizzazione di sé attraverso l’emersione e la coltivazione dei propri talenti.

OAK – Il fiore della quercia è utile nelle condizioni di blocco in chi esagera per senso del dovere. Grandissimo rimedio per chi si occupa di molte cose e tende a gestirsi in completa autonomia sino a rischiare di non essere in grado di vivere aspetti gioiosi dell’esistenza, piaceri e pause. I soggetti Oak hanno bisogno di imparare ad equilibrare il dovere con la gioia di vivere e dunque di prendersi cura di se stessi.

PINE – Rimedio connesso all’oscuro e inconscio senso di colpa, causa primaria di stati di profondo sconforto. Il senso di colpa è un autentico “guardiano dell’inconscio” e quando si presenta obbliga a valutare le proprie azioni e soprattutto ciò che viene considerato l’errore. L’Essenza floreale insegna che il senso di colpa, di natura autolesionistica, deve essere commutato in assunzione di responsabilità affinché diventi possibile una nuova civiltà costruita sulla compassione e non sul giudizio o sulla condanna.

STAR OF BETHLEHEM – Definito il “lampionaio del sistema Bach”, è il Fiore che più di qualsiasi altro illumina la personalità ferita dalle prove della vita agendo principalmente sul trauma. È un’essenza dolce e amorevole; ha la capacità di liberare dagli stati di profondo scoraggiamento dovuto alle ferite interiori dell’intera esistenza. Ripulisce l’Anima dalle stratificazioni dolorose più antiche e sepolte nell’inconscio rafforzandola e riportandola ad una sorta di nuova innocenza consapevole.

 

Star of bethlehem. Foto di kaszagabi da Pixabay 

 

SWEET CHESTNUT – È l’Essenza che sostiene nella notte oscura risollevando dall’angoscia e dalla disperazione l’Anima che vive momenti di grandissima emergenza psichica come può accadere quando la Vita mette all’angolo e ci si sente senza vie d’uscita. In condizioni così estreme e intense, il Fiore del Castagno ha la peculiarità di guidare l’Anima sui piani più elevati e infatti si dice che si tratti di un rimedio fra i più spiritualizzanti; grazie alla sua azione energetica è possibile cogliere prospettive più vaste e finalmente incontrare se stessi in una dimensione sottile molto alta.

WILLOW – Si tratta di un’energia floreale che libera dalla condizione interiore di continuo risentimento lamentoso inducendo tutti i percorsi sul perdono. Dall’autocommiserazione alla riconciliazione ecco il passaggio promesso all’Anima che finalmente può essere facilitata a guarire dal buio della non accettazione e da ogni forma di rabbia o rancore. La via del Cuore dunque si apre alla compassione amorevole e al Perdono. (Foto del fiore in copertina)

 

Per consulenze: Stefania Rossi
Floriterapeuta e Naturopata
L’articolo è stato estratto dal libro I Fiori di Bach e il viaggio dell’Anima, ed. Cleup
sito: www.mariposalily.eu
email: info.stefaniarossi@alice.it

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