Tina Biasci: la poesia come cura di sé

La poesia
ci assicura un grado intenso
dell’essere vivi,
ci distrae dalla vita
come intrattenimento,
ci porta alla vita come amoroso
corteggiamento
col tempo che passa.
Si tratta di un’operazione fallimentare,
non c’è poesia senza fallimento,
ma nel fallimento fiammeggia l’amore.
La poesia è l’esercizio migliore
per restare sensuali:
nessun corpo è inerte,
ogni abbraccio porta doni,
ogni sguardo porta lontano.
La poesia e l’amore
sono il nostro cadere più vero
nel mondo:
stiamo luccicando prima di spegnerci.
Franco Arminio, L’infinito senza farci caso

 

La poesia mi ha salvata (e continua a farlo) da situazioni difficili, da disagi, mal di cuore, rabbia e tristezza.
Essa ha, infatti, il magico potere, col suo ritmo, con la sua musicalità, con parole che toccano le nostre corde, di entrare in una connessione diretta e a volte rapida con il battito del nostro cuore, risvegliando un sentire autentico, profondo e umano. Ci insegna così un altro punto di vista, un nuovo modo di stare al mondo. Leggendo una poesia ci sembra che il poeta stia parlando proprio con noi, si stabilisce così un contatto intimo, universale e personalissimo al contempo. E questo sentirci accolti e capiti consola moltissimo, ci solleva dalla solitudine, allevia le tensioni, ci conduce in uno stato di accettazione, di fiducia e infine di leggerezza.
Sono stata titolare di una libreria e in quegli anni ho capito che la gente ha un grande bisogno di essere ascoltata, di parlare del proprio male di vivere. Infatti, in negozio entravano molte più parole (confidatemi dai clienti) rispetto a quelle che uscivano (stampate dentro i libri).
La libreria ora non c’è più, ma è nato in me il desiderio di condividere, con persone che hanno voglia di scoprirsi, di curarsi e di volersi bene, questo mio percorso poetico. Quando non sto bene, cerco nei libri una poesia che abbia la mia stessa vibrazione, che mi parli, che mi consoli, e la studio a memoria, cioè la integro nella mia quotidianità, lascio che sia lei a prendere il sopravvento dei miei pensieri, a tenermi compagnia come un amico che mi sussurra continuamente parole morbide e calde. Ne scrivo anche di mie, belle o brutte non importa, non c’è giudizio, purché mettano a fuoco il nodo che si potrà poi sciogliere spontaneamente tra un verso e l’altro. Durante i consulti poetici individuali offro innanzi tutto ascolto, quindi il cliente ha la possibilità di raccontarsi, di parlare di ciò che lo opprime. Se il cliente ha voglia di mettersi in gioco scrivendo, gli offro degli stimoli per creare le proprie poesie (ci sono diverse tecniche di scrittura che aiutano a mettere a fuoco i propri disagi che a volte faticano a trovare un nome). In ogni caso egli riceve poi dei rimedi poetici, cioè delle poesie inerenti al suo disagio, che potrà leggere e rileggere, dalle quali potrà lasciarsi accompagnare, guidare e curare.

 

Testo a cura di Tina Biasci.
Visitate il suo bellissimo blog www.spreadpoetry.ch dove troverete “riflessioni, considerazioni e ispirazioni per curare l’anima e crearsi una vita accogliente offrendo poesia e gesti poetici alla vita quotidiana.”

 

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